LE FABULEUX DESTIN D’AMELIE
É incredibile come questo film mi sconvolga dopo ogni visione, anche se ormai conosco ogni singola scena e ogni particolare a memoria.
Quello che puntualmente mi sconvolge non è tanto il film, la sceneggiatura, la trama, gli attori (anche se tutto questo è perfetto e splendido) ma quello che produce in me la visione di questo film, quello che succede nella mia testa e quello a cui mi fa pensare.
La bell’Amelie che decide di occuparsi della vita degli altri senza mai fermarsi a pensare a se stessa e alla sua vita, mi fa riflettere. Certo magari questo comportamento avrà degli aspetti negativi, ma in quanti in questo frenetico mondo attuale riescono ancora a pensare agli altri ad intravedere le sofferenze e le tristezze.
Mi succede questo: ogni volta che il film finisce e scorrono i titoli di coda e la mia vita ricomincia a scorrere, mi accorgo che quel modo di fare mi rimane in testa, mi sento come distaccato dal resto del mondo e mentre cammino per strada mi sento come sollevato, come se camminassi qualche centimetro in più rispetto a tutto il resto, come se tutto quello che è semplice per me diventi fondamentale e le grosse tristezze ed i problemi come ad un tratto avessero sempre e comunque una soluzione.
Questa non vuol essere una semplice rappresentazione romantica, ma una vera e propria presa di posizione nei confronti della vita.
Penso che chiunque dopo aver visto attentamente questo film, decida come far scorrere la sua vita, se come una semplice susseguirsi di quotidianità, oppure vivendola piena d’emozioni, senza preoccuparsi di essere considerati pazzi e rischiando come Amelie ci racconta.
Quello che puntualmente mi sconvolge non è tanto il film, la sceneggiatura, la trama, gli attori (anche se tutto questo è perfetto e splendido) ma quello che produce in me la visione di questo film, quello che succede nella mia testa e quello a cui mi fa pensare.
La bell’Amelie che decide di occuparsi della vita degli altri senza mai fermarsi a pensare a se stessa e alla sua vita, mi fa riflettere. Certo magari questo comportamento avrà degli aspetti negativi, ma in quanti in questo frenetico mondo attuale riescono ancora a pensare agli altri ad intravedere le sofferenze e le tristezze.
Mi succede questo: ogni volta che il film finisce e scorrono i titoli di coda e la mia vita ricomincia a scorrere, mi accorgo che quel modo di fare mi rimane in testa, mi sento come distaccato dal resto del mondo e mentre cammino per strada mi sento come sollevato, come se camminassi qualche centimetro in più rispetto a tutto il resto, come se tutto quello che è semplice per me diventi fondamentale e le grosse tristezze ed i problemi come ad un tratto avessero sempre e comunque una soluzione.
Questa non vuol essere una semplice rappresentazione romantica, ma una vera e propria presa di posizione nei confronti della vita.
Penso che chiunque dopo aver visto attentamente questo film, decida come far scorrere la sua vita, se come una semplice susseguirsi di quotidianità, oppure vivendola piena d’emozioni, senza preoccuparsi di essere considerati pazzi e rischiando come Amelie ci racconta.
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