Sunday, May 07, 2006

ERIK’ S SPRING SOUNDTRACK

M.I.A. “arular”: la musica di M.i.a. è come la sua danza. L’avete mai vista in uno qualsiasi dei suoi video? Una scimmietta disarticolata e incurante e incontaminata nelle movenze almeno quanto nella metrica e nella voce che spiazza ad ogni accento. Un cocktail di sillabazione etnica e suoni urbani (hip hop & breakbeat) e filastrocche ipnotiche di tanti colori che “scimmiottano” davanti ai tuoi occhi rimbalzando la testa. E dall’intro “banana skit” vieni messo al centro di un giro-giro-tondo la cui reginetta è una anglo-sri-lankese a metà tra metropoli e villaggio contadino.

THE GO! TEAM “thunder, lightning, strike”: i colori traboccano e si versano menefreghisti in questo secondo oggetto di recensione. Chè con M.I.A. spartisce l’influsso hip hop e la propensione a mischiare i suoni urbani. Soltanto, qui i ritmi ossessivi lasciano spazio ad una scala cromatica : il soul dei cori incontra l’elettronica danzereccia, il rap old-school per bocca di una fly-girl si scontra con le colonne sonore pop delle animazioni giapponesi, i break-beat piroettano su piani lunge e coretti da cheer-leaders … come solo il savio Beck insegna.

ENNIO MORRICONE “Una lucertola con la pelle di donna” “Dangerous Diabolik” “Città violenta”: …e qualsiasi altra produzione del compositore che sia a cavallo tra i ’60 e i ’70 (“Veruschka”, “L’uccello dalle piume di cristallo”). Dalla ricerca matematica alla sperimentazione rumoristica (già con il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza) sciolta nella psichedelia più tesa quanto nel funk dai bassi polizieschi e i tempi più beat. E i sospiri e i falsetti orgasmici di Edda dell’Orso non hanno nulla da invidiare alle lolite francesi gainsbourghiane. E l’ipnosi gocciola come sudore o come sangue… tesa tesa tesa. E i thriller psicologici e I polizziotteschi pulp e gli horror erotici diventano la “colonna sonora” grafica a bassa definizione di perdite d’equilibrio uditive.

Kiss kiss
Spring bang
Erik chilly

PS: ieri correva il 18° (stando ai conti di Mariot) anniversario dalla morte di Andrea Pazienza. L’immaginazione al potere e l’istinto che impugna una matita povera su qualsiasi supporto cartaceo, la follia del lessico e il sarcasmo e il ghigno sprezzante. Inspiegabile il brivido e la lama che corre tra le sue tavole. Non ci sono canoni né parole. Solo una manciata di righe… ed è anche troppo per ricordarlo. Maggiorenne nel regno dei cieli. Auguri Paz!

7 Comments:

Anonymous Anonymous said...

mia...

the go team...

MORRICONE...

le copertine sono un pò così e così,no?

tranne quella del sountrack

11:46 AM  
Anonymous Anonymous said...

il kitch al massimo è anni 80!!!!! storicamente risultano gli '80 i più kitch del 900. perchè non commenti Morricone? sei un suo parente? le parole sono importanti (nanni moretti)

5:19 AM  
Anonymous Anonymous said...

ma come parliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
ciaff! schiaffone.

m

12:03 PM  
Anonymous Anonymous said...

ma chi è 'sto anonimo????

11:52 AM  
Anonymous Anonymous said...

che pirla enrico l'anonimo era quello prima di me, cioè di m

m

7:16 AM  
Anonymous Anonymous said...

io che non so ne leggere e ne scrivere (infatti non sto scrivendo io) e che non ho velleità intellettuali come il buon erik che a casa si sente i "cazzo in culo" e poi ce la mena sul blog con le sue scelte da artistoide de miej cojoni, vorrei segnalare, cercando di approssimarmi alla scrittura creativa del grande erik:
l'ultimo dei r.h.c.p.:i sospiri e i falsetti orgasmici di anthony che si anelano alle rasoiate laiche di john frusciante sono quanto di più disorientante possano udire le mie devastate orecchie. per non disquisire del basso di flea che decontestualizza il tutto

a erik PARLA COME MAGNI!!!!!!!!!!!!!!

6:28 AM  
Anonymous Anonymous said...

nanni moretti : MA VAI A RUBAREEEEEEE!
e magari bada tu a parlare come mangi và...

7:40 AM  

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