Monday, February 19, 2007

PUMP UP THE VOLUME numero 2




MEGANOIDI-GRANVANOELI (2006)




Ebbene si recensisco questo disco, l'ultimo lavoro della band genovese.So già quale saranno i vostri commenti, "ah si quelli comunisti che facevano ska contro la municipale!".Ebbene no! Il gruppo genovese aldilà dei pregiudizi e del fatto che sia stato gravemente sottovalutato, ha confezionato un disco davvero maturo e un piccolo gioiello per la scena alternative italiana, quantomai decadente.Già con il precedente E.P. "and then we meet impero" si era capito che i nostri stavano cambiando rotta e che la maturazione era alle porte; con "Granvanoeli" raggiungono una solo semplice cosa: la perfezione!!!E' un disco fantastico, un disco che ha bisogno di molti ascolti, ma che poi ti colpisce per ogni singola nota, per ogni effetto e per ogni testo.Quello dei Meganoidi del 2006 è un post rock che strizza l'occhio alla psichedelia e all'ambient alcune volte.Le atmosfere si sono fatte più tetre, quasi dark e sono cambiati anche i modi di suonare della band e la strumentazione.Si lasciano andare molto spesso a parentesi psycho ed etere davvero ben fatte, i fiati sono usati in maniera precisa e meno scontati, la chitarra è più tagliente e acida e poi compiano qua e la note di synth davvero azzeccate.Il cantato è in bilico tra inglese e italiano.Molto spesso il cantato ricorda quello dei Massimo volume, con un incedere quasi parlato più che cantato.Da segnalare i testi davvero molto onirici e che creano un muro insieme alle note davvero perfetto.Tra i pezzi migliori: "at dusk", "dai pozzi (il primo singolo)", "02:16".Il disco è passato quasi inosservato, ma secondo me è davvero una gemma rara che va recuperata e onorata per il tenativo coraggioso di maturare.I Meganoidi hanno fatto una scelta davvero coraggiosa nell'abbandonare gli abiti di musicisti ska preconfezionati per eventi di pogo e pubblico, per una rotta molto più difficile ma matura.Inoltre hanno creato una loro etichetta la "Gree fog records", nella quale ultimamente perfino i Tre allegri ragazzi morti hanno registrato il loro nuovo album; insomma la dimostrazione che in Italia qualcosa si muove davvero, anche se la critica molto spesso preferisce elogiare gruppetti indie tristi davvero scontati...
VOTO 9/10

Le strade erano interrotte,le stanze freddenon proferimmo parola, e restammo in coperta a quel punto eravamo determinati,sicuri di portare a compimento il nostro pattonon si trattava di immergersi completamente ma solo ditrovare qualcosa sulla nuda superficie.Non avresti voluto trattenere il fiato fino a rivama salire fino alla cima del montee vederci ancorati nel portoci addormentammo cullati dal ritmo cardiaco dei motorila mattina seguenti gli occhi si aprironopoco prima che l''incubo finissela pietra, la torre; la chiglia della navesarebbero crollati entro le prossime 24 ore.
ORb


1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Good post.

12:19 PM  

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