TRIBALE CATARTICO
"Tutti gli strumenti musicali del vudù sono strumenti a percussione, i quali sono strumenti specifici del negro. Il negro trasforma in tamburo qualunque strumento prenda in mano, il violino e la chitarra lui li suonerebbe picchiandoli, come un tamburo.Gli strumenti a corda sono strumenti degli spazi chiusi dei paesi freddi, dove la gente si mette al chiuso, e suona e sta a sentire. Nei paesi dove vive il negro, la musica è da fare all’aperto, sotto il cielo; è musica dei grandi spazi spalancati, se non fa molto rumore nessuno la sente. Ed è musica collettiva; per una moltitudine ; il negro non può vivere solitario; tutto quello che lui ha dentro non se lo tiene per se, deve associarlo a quello che hanno dentro gli altri, e metterlo fuori tutti insieme. La sua musica deve essere rumorosa anche per questa ragione: che deve completare l’annullamento dell’individuo nella moltitudine, e impastare e tenere insieme una massa di sentimenti, darle una voce unica, farne un coro. Più il suo rumore è alto, e più li fa sentire che sono in molti e ben fusi impastati; e non gli lascia percepire le differenze individuali, i piccoli vuoti tra l’uno e l’altro; parla per tutti, li tiene stretti. E il rumore che fa, e sembra fatto per divertirsi, non è mai puro divertimento; è espressione delle cose che lui ha dentro, deve farle uscire da sè, metterle in pubblico. E tutto in lui diventa danza; la vita del negro è una vita danzata."VITTORIO G. ROSSI, Il granchio gioca col mare, Mondadori editore, 1957
PS: il contenuto di questo post è stato decurtato vilmente dal blog di Miss Mitralika 2006 (http://valvolamitralika.splinder.com/) ... rendetele grazie.
PS2: colonna sonora della settimana passata in casa Chilly, "La morte bussa due volte" di Piero Umiliani. Bossanova da killer seriale. meravillosa.
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