ROTORELIEF SHOPPING LIST

Pare che io non riesca che ad adottare aggettivi altri da “psichedelico” o “spaziale” per decodificare un ventaglio di varianti qualitative. Pare che di questi tempi veda la psichedelia ovunque come fosse un tic o un’ossessione. Diamine.
Pensavo che mi piacerebbe quanto prima avere la possibilità e la sapienza tali da poter mettere su un dj-set sinestetico/psichedelico: una stanza buia, l’unica fonte di luce arriverebbe da un proiettore che manda a ruota sul soffitto l’“Anemic Cinema” (www.youtube.com/watch?v=g0saXuu7uzY o http://members.chello.nl/j.seegers1/bib_duchamp/film_duchamp.html) della premiata ditta dada Duchamp-Man Ray, tappeti e cuscini e profumi e campanellini; tutto farcito da una selezione di musica good-trippy oriented.
Sia chiaro: immagino che la mia conoscenza della psichedelia (se mai ce ne potrà essere una del tutto accademica) sia ovviamente provinciale, parziale e fuorviante. “Me ne fotto” o “Nevermind the bollocks” che ironia del destino hanno il medesimo significato quantomeno letterale. Per ora vi regalo questa lista della spesa e poi ditemi voi.

Duchamp – Rotorelief (1935)
UFO serie tv
The United States of America – omonimo (1968)

The Electric Prunes - “underground” (1968)
Vintage ! – rivista di cultura beat e psichedelia (musikbox@tin.it)
Warlocks – “Phoenix” (2002)

Kiss kiss
Bon voyage
Erik Chemistry