Wednesday, September 12, 2007

INCESTICIDE



Perché recensire un album uscito la bellezza di 15 anni fa? Forse perché da un po’ di tempo a questa parte mi immedesimo in questo disco. Più che una recensione è un elogio a questo album, che poca gente ha avuto il coraggio di apprezzare. Una semplice raccolta di b-sides dei nirvana di regola è solo una chicca che ogni fan sfegatato dovrebbe avere, e invece per me è qualcosa di più. Quando lo ascolto mi sembra di averci suonato. Cioè, magari… ma in un certo senso gli ultimi nostri pezzi hanno qualcosa di familiare con questo album. Non so, sarà una mia impressione. Il sound è punkeggiante, viscerale. “Incesticide”. Incesticidio, ovvero uccisione dell’incesto. Tradotto, distruzione del rapporto illegittimo tra passato e presente.
Oltre a pezzi dei primissimi Nirvana, risalenti addirittura al 1988, quali “Aero Zeppelin”, “Downer”, “Hairspray Queen”, “Mexican Seafood”, che evidenziano una sezione ritmica a tratti frastornante, da pogo puro, corroborati da una chitarra elettrica distorta al limite, si trovano tre cover (due dei Vasellines - “Molly’s Lips” e ”Son Of A Gun” - e una dei Devo - “Turnaround”) e molti dei brani precedentemente usciti con i vari singoli e EP (“Dive”, “Sliver”, “Stain”, “Beeswax”, “Been A Son”, “Aneurysm”). Gli unici inediti sono la conturbante “Big Long Now” e una riedizione di “Polly” snaturata in chiave punk. I nirvana avevano confessato di aver subito per hairspray queen l’influenza dei gang of four (erik? ti ricondano qualcuno?)…
Secondo me è un album noise. Forse solo per il suo essere scarno, grezzo, crudo…
Lo consiglio a tutti quelli che non l’hanno mai ascoltato, ma consiglio anche agli at olimpio’s di ascoltarlo, solo e unicamente per capire la strada che stiamo percorrendo…il noise lo facevano anche i nirvana cazzarola…
dome